SPIRITO di VINO - Gennaio / Febbraio 2025

I progetti del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia sono concentrati sulle varietà autoctone e sui vitigni antichi per valorizzare il patrimonio storico ed esaltarne la resistenza al cambiamento climatico

CAMPAGNA FINANZIATA CON FONDI PSR SICILIA 2014/2022 - SOTTOMISURA 3.2 SOSTEGNO PER ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PROMOZIONE. SVOLTE DA ASSOCIAZIONI DI PRODUTTORI NEL MERCATO INTERNO

e della Pesca mediterranea, l’Università degli Studi di Palermo e l’Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio) stanno svi luppando attività di sicuro interesse per la valorizzazione della biodiversità dell’isola. Uno dei focus è la ricerca sulla cultivar Lucido, base per vini di pregio in diversi areali, mentre al Centro di ricerca per la vitivinicoltura a Marsala stanno conducen do vinificazioni su varietà autoctone come Grillo, Nero d’Avola, Lucido, Vitrarolo e Lucignola per studiare il comportamento dei cloni già iscritti e i biotipi selezionati. «È fondamentale l’impegno per la conser vazione della biodiversità», chiosa Figlioli, «perché questo patrimonio, che collega il

passato al futuro, è un pilastro della Sicilia vinicola, capace di coniugare innovazione e rispetto delle proprie radici».

eccellenza e autenticità, che trova sempre maggiore apprezzamento tra i consumato ri più attenti e consapevoli». La reputazio ne può fare la differenza. La spinta stessa sulla biodiversità, a partire dalla valoriz zazione e salvaguardia dell’inestimabile patrimonio di vitigni autoctoni e varietà antiche, è cruciale perché la sostenibilità non sia solo una bandiera green, ma sia il viatico per una viticoltura che guarda al futuro. «Questi tesori», conclude Bursi, «raccontano la storia millenaria della viti coltura siciliana, costituiscono un poten ziale enorme per capacità di adattamento e confermano la loro importanza per il mondo del vino sull’isola».

FOCUS SOSTENIBILITÀ PER GUARDARE AL FUTURO

Se due parole chiave per il sistema-vino in Sicilia sono innovazione e ricerca, la terza è senza dubbio «sostenibilità». «La scelta di puntare sulla sostenibilità, oggi impre scindibile per ogni settore, si sta rivelando, sottolinea Giuseppe Bursi, vicepresidente del Consorzio, «una leva importante per il successo e il posizionamento della Doc Sicilia. Sia in Italia sia all’estero, il nostro impegno ha rafforzato una reputazione di

Nato nel 2012, il Consorzio oggi guarda con determinazione e visione al futuro, sviluppando progetti innovativi e sostenibili per custodire e promuovere l’inestimabile ricchezza genetica della viticoltura siciliana, un patrimonio che racconta la storia, la tradizione e il carattere unico della Sicilia (siciliadoc.wine).

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