SPIRITO di VINO - Gennaio / Febbraio 2025
INNOVAZIONE, RICERCA E SOSTENIBILITÀ, I TRE PILASTRI DEL VINO IN SICILIA
Patrimoni dell’isola di Giambattista Marchetto
S e il principe Salina Giusep pe Tomasi di Lampedusa de Il Gattopardo tornasse oggi nel la sua terra, rimarrebbe stupi to per la capacità di reazione che in diversi ambiti ha portato l’isola continente ad accelerare rispetto alle tendenze conservatrici e in confronto al continente stesso, e ritratterebbe la famosa frase «I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti». Un esempio viene dal mondo vitivinico lo, benedetto da una terra fertile e da una splendida ricchezza ampelografica. Negli ultimi decenni i vini siciliani si stan no affermando come prodotti identitari grazie alla qualità di vitigni autoctoni quali Lucido, Nerello Mascalese, Carri
cante, Grillo e Nero d’Avola. E su questo concetto cruciale, l’identità, il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia ha concentrato i propri sforzi, affinché in quel mosaico di vitigni tradizionali e con il recupero di vitigni antichi trovasse espressione tutta la qualità del vino siciliano. «La valorizzazione dei vitigni autoctoni», sottolinea il vicepresidente del Consorzio Filippo Paladino, «è prima di tutto una scelta dettata dalla consapevolezza che na sce in vigna. I nostri produttori conoscono profondamente i loro vitigni e sanno che rappresentano un patrimonio inestima bile, frutto di un equilibrio millenario tra terra, cultura e tradizione. Questa consa pevolezza si accompagna all’impegno nei progetti di ricerca, che ci consente di va lorizzare al meglio le varietà e i loro punti
di forza, tra cui la capacità di adattamento al cambiamento climatico».
CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia è focalizzato sulla trasmissione ai consu matori di quel senso di unicità che ca ratterizza le produzioni dell’isola. «È un dialogo continuo tra radici e prospettive future, dove la tradizione s’incontra con il progresso», aggiunge Giuseppe Figlio li, membro del Cda e coordinatore dei Progetti di ricerca del Consorzio. Attualmente il Consorzio concentra i pro pri sforzi in progetti che uniscono ricerca, tutela e comunicazione. Grazie alla col laborazione con l’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale
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