SPIRITO di VINO - Gennaio / Febbraio 2025

VINI, BOLLE E SPIRITI PER IL NUOVO ANNO

Percezioni liquide di Leila Salimbeni, Chiara Giovoni e Marco Tonelli

Benvenuto all’arrivo del 2025 con una selezionata rassegna di italianità e felici esotismi

1

2

• 1. BIANCHI D’INVERNO Ha un’anima risolutamente funky Warth. E non solo per via dell’etichetta, opera di Paolo Tait in perfetto limine tra il graffito e l’illustrazione, ma anche per l’indole pronta e disinvolta, completa già ora benché col sospetto, e felice, di una longevità che è come una scommessa vinta. Ed è pieno, fin tronfio nel bel baffo di idrocarburo a impreziosire la mandorla amara, il mango verde, il fieno e le erbe officinali; e ha un calore che scalda pur restando leggerissimo, come un bel tessuto di lana vergine. Viene dalla te nuta del Maso omonimo, da un vigneto esposto a nord a 400 m s.l.m. popolato da uve di circa 20 anni, che dal suolo calcareo estraggono tutta la stentorea sapidità che ritroviamo nel sorso, sempre ammantata di una morbidezza deliziosa. Fermentazione alcolica e affinamento sulle fecce fini avvengono per il 50% della massa in vasche di acciaio inox, mentre la re stante parte in botti di rovere da 25 hl. Imbottigliato in estate e affinato per almeno un anno in bottiglia, Warth Riesling renano 2022 è un vino godibilissimo e decisamente ambizioso. Moser, mosertrento.com

• 2. IL VULTURE IN BOTTIGLIA Da vigneti di 50 anni messi a dimora nella zona di Venosa, già patria di Orazio, un vino imponente e pertinente nella nota di confet tura. Leggermente impertinente forse, ed è il suo bello, negli agrumi rossi e nell’ibisco, che la nota piccante del pepe rosa ed esotica delle spezie dolci rende piuttosto erudito. Al palato la sicura struttura non impedisce lui di issarsi in perfetto equilibrio grazie anche all’acidità che lo ravviva, irrorando un tannino molto presente ancorché leggermente polveroso. Ecco dunque, incalzate dalla nota tattile, la cipria e la terra, che però il retrolfatto accende tornando sul registro dell’agrume rosso e della ciliegia. Non solo lun ga ma anche di gusto la persistenza, per un vino importante e, allo stesso tempo, accessibile, che saprà suggellare ogni domenica d’inverno. Cantina di Venosa, cantinadivenosa.shop

• 3. CONSOLANTE ALSAZIA Un Pinot nero molto caldo, molto rosso, molto carnoso e con un frutto che più frutto non si potrebbe: nero, di mirtilli, di visciole, di inchiostro e di pellame scuro, testa di moro. Al palato è dolce ma anche sugoso e, al netto della materia densa, avvolgente e setosa, è animato da un’acidità festante ma delicata. Perfetto per scaldare questi primi giorni dell’anno e senz’altro quelli della merla, meglio se davanti al camino, meglio se con un sigaro toscano (con cui dialoga complice la sosta di 12 mesi in botti vecchie) e qualche conforto, anche dolce, da mettere sotto i denti. Molto denso, molto fruttato, quasi muscoloso, Schlegel Boeglin Pinot noir V 2020 viene dal Grand cru Vorbourg e da un vigneto di 50 anni messo a dimora su terreno sabbioso e calcareo a 250 m di altitudine: la produzione è di sole 1.500 bottiglie. L’azienda colpisce, tra le altre cose, per l’impareggiabile rapporto qualità/prezzo. Domaine Schlegel-Boeglin, schlegel-boeglin.fr

3

SPIRIT O diVINO 10

Made with FlippingBook flipbook maker