SPIRITO di VINO - Gennaio / Febbraio 2025
Doppia immagine
di Leila Salimbeni
QUANDO IL PASSATO È FUTURIBILE
70 che rivelano però, oggi, una certa forse subconscia predittività se raffrontata all’odierno innalzamento delle temperature. Si trat tava, infatti, di una vigna fredda, di una vigna d’ombra esposta a Nord-Ovest e, come tale, aveva bisogno di un clone diverso dagli altri, di certo antitetico a quello di Ronco della Simia che, invece, era tutto sole, complice l’esposizione a est. Ebbene, proprio di Ron co della Simia, vigneto abbandonato con l’avvicendamento tra lo storico enologo Vittorio Fiore e Attilio Pagli nel 1989, si giunge al 1992 quando, col ritorno di Fiore (oggi c’è Francesco Bordini, coa diuvato dal padre, Remigio, che seguiva l’azienda negli anni 70) il vino si fa salatissimo (il che è una costante nei vini di Castelluccio anche se qui c’è una marcia in più) e fin pietroso, ammansito da un profumo subliminale e retrolfattivo, quasi stordente, di fiori. Fiori, insomma, a profusione, e clorofilla caratterizzano i Sangiovese di Ronchi di Castelluccio, e questo sebbene la storia di questo vitigno a queste latitudini risenta ancora dell’ingombrante paragone con la Toscana, che del resto è vicinissima. Qui, però, abita un’antica e personalissima vocazione, la stessa che rende i suoi vini non solo longevi ma anche squisitamente futuribili. (ronchidicastelluccio.com)
SPIRIT O diVINO 5
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