SPIRITO di VINO - Gennaio / Febbraio 2025
Cover story
L ’alba accarezza i vigneti di Ba glio di Pianetto come un pen nello delicato. Grégoire Desfor ges osserva il paesaggio che ha formato la sua identità: un ter ritorio sospeso tra cielo e terra, dove la Sicilia mostra il suo volto più autentico e misterioso. A 900 metri sul livello del mare, ogni filare racconta una storia di passione e ostinazione tra Santa Cristi na Gela e Piana degli Albanesi, dove i vigneti sono un patrimonio familiare tra mandato attraverso tre generazioni. Suo nonno Paolo, un visionario italiano, e sua nonna Florence, una francese inna morata di questi luoghi, hanno gettato i semi di un sogno che oggi Grégoire porta avanti con determinazione. Grégoire Desforges rappresenta la terza generazione della famiglia Marzotto alla guida di Baglio di Pianetto, un progetto enologico che non è soltanto un’eredità aziendale ma un dialogo continuo tra passato e presente, tra legame con la storia e anticipazione del futuro. Dopo aver vissuto in grandi città del mondo, Grégoire ha scelto di stabilirsi nelle vi gne di Santa Cristina Gela in un casale che sta ristrutturando per farne la sua dimora, una scelta che riflette la volontà di riconnettersi con la natura e con le radici profonde del progetto familiare: «Ho voglia di natura e serenità. Con trada Pianetto diventerà il mio porto sicuro, ma il dinamismo internazionale resterà un asset prezioso per lo sviluppo del brand nel mondo». C resciuto tra le tradizioni francesi e quelle italiane, Grégoire sta por tando avanti una trasformazione aziendale che intreccia rispetto per la tradizione dei luoghi e contemporaneità dei vini, con un approccio moderno che riflette la sua formazione cosmopolita. «Il progetto di Baglio di Pianetto è nato dall’amore di mio nonno, italiano, e mia nonna, francese. Il connubio tra la visio ne italiana e quella francese è il cuore della nostra filosofia produttiva, capace di cogliere l’unicità delle nostre terre», racconta. E continua: «La Sicilia è la re gione con la più ampia biodiversità d’Eu ropa: il nostro valore come meta turistica e regione enogastronomica è un patri monio immenso di cui giova, alla fine,
il vino stesso. Un esempio? Il Viognier, introdotto in Sicilia dal nonno, un’intu izione che oggi rappresenta uno dei trat ti distintivi dell’azienda. E oggi nel mio impegno per rivalutare il rosé, un vino fresco ed elegante, elemento chiave del la linea ViaFrancia, simbolo della nostra storia familiare». L’attenzione al terroir è un elemento centrale per Grégoire, che abbraccia una visione ampia e co munitaria: «Il terroir non è solo terreno e clima, ma anche comunità. Il mercato oggi premia progetti autentici come il «VOGLIAMO ESSERE GLI INTERPRETI DELLE NOSTRE UVE»: È QUESTO L’IMPERATIVO DI GRÉGOIRE DESFORGES CHE ESTENDE LE SUE VIGNE D’ALTURA SU 106 ETTARI VITATI, 13 VITIGNI E BEN 26 °C DI ESCURSIONE TERMICA nostro». Consapevole delle sfide stori che dell’azienda, Grégoire ha operato un netto cambio di direzione strategica fin dal suo ingresso, acquisendo la mag gioranza delle quote per garantire con tinuità e la valorizzazione delle risorse. I nsieme a Dante Bonacina, esperto nel mondo del vino, al suo fianco come amministratore delegato, Grégoire sta definendo un piano industriale che affronta le sfide del mercato e si basa su vigneti biologici d’altura, certificati dal 2011 e recentemente Esg (Environmen tal, social and governance). Questo im pegno verso la sostenibilità non è una
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