Investire - Febbraio 2024
IL GIRO DEL MONDO IN 30 GIORNI
GERMANIA, IN VENDITA IL GIOIELLO PETROLIFERO WINTERSHALL DEA BY BASF
I l ministero dell’Economia e della Pro tezione del clima tedesco esaminerà “in maniera molto approfondita” i piani per la vendita di Wintershall Dea, uni ca azienda per la produzione di petrolio e gas della Germania. È quanto hanno affermato
fonti nell’esecutivo federale, secondo il quotidiano Handelsblatt . Wintershall Dea è parte del conglomerato petrolchimi co tedesco Basf, che ha deciso di ven derla al gruppo per l’energia britannico Harbour Energy. Tuttavia, la transazione potrebbe essere in pericolo perché, “a determinate condizioni”, il governo di Ber lino può vietare la vendita di un’azienda come Wintershall Dea ai sensi dell’ordi nanza sul commercio estero se l’acqui rente non proviene dall’Unione europea. Secondo Bengt Berg , deputato del Par tito socialdemocratico tedesco (Spd) al Bundestag, la cessione di Wintershall Dea comporterebbe per la Germania la perdita sia di conoscenze e competenze sia dell’accesso tecnico ai giacimenti di gas. Pertanto, secondo Berg, la vendita dell’azienda deve essere evitata. Il depu tato del Partito liberaldemocratico (Fdp) al parlamento federale, Michael Kruse , ha dichiarato: “La vendita di Wintershall Dea porta la Germania sempre di più alla dipendenza energetica”. L’accordo con Harbour Energy sulla cessione di Win tershall Dea, dal valore di 11,2 miliardi di euro, prevede che Basf trasferisca alla società britannica le attività di produzione e sviluppo, i diritti di esplorazione in Nor-
vegia, Argentina, Germania, Messico, Al geria, Libia, Egitto e Danimarca, nonché le licenze per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica. Basf e il fondo di investimento britannico Letter One (L1), proprietari di Wintershall Dea con quo te del 72,7 e 27,3 per cento, rimarranno nella società. Con l’operazione il conglo merato petrolchimico deterrà infatti il 39,6 per cento di Harbour Energy, mentre a L1 spetterà il 14,9 per cento. Tuttavia, il fon do di investimento non avrà diritto di voto perché di proprietà dell’imprenditore rus so Mikhail Friedman , soggetto a sanzio ni. Secondo Basf, l’accordo con Harbour Energy dovrebbe essere concluso nel quarto trimestre del 2024.
TURCHIA, LA LIRA TOCCA IL MINIMO STORICO CONTRO IL DOLLARO
La valuta turca ha toccato a metà
gennaio un nuovo minimo storico, venendo scambiata a 30 lire per un dollaro statunitense. Un risultato in controtendenza rispetto presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan , il quale aveva dichiarato che “il crollo della lira turca sarebbe terminato” e che vi era “un’alta probabilità a quanto affermato lo scorso novembre dal
di rafforzare la valuta turca rispetto al dollaro statunitense”. La lira turca si è deprezzata ogni mese dall’inizio del 2023, con l’unica eccezione del mese di agosto, e a ottobre, per la prima volta nella storia, il tasso di cambio ha superato la soglia delle 28 lire per un biglietto verde statunitense. La Banca centrale della Turchia ha quindi aumentato
ulteriormente il tasso di interesse dal 40 al 42,5 per cento il mese scorso, attuando un rialzo per il settimo mese consecutivo. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto turco di statistica (Tuik), lo scorso dicembre l’inflazione annua è salita al 64,8 per cento, mentre su base mensile è scesa dal 3,3% al 2,9 per cento.
OVERVIEW
69
febbraio 2024
Made with FlippingBook Digital Proposal Maker