Investire - Febbraio 2024

FINANZA REALE

PIACE AL PRIVATE EQUITY L’ITALIA MANIFATTURIERA

I l 2023 chiude con 406 operazioni di private equity mappate dall’Osservatorio Pem-Priva te equity monitor. In un 2024 che vede com plicarsi la situazione geopolitica internaziona le, sembra un buon segnale se pensiamo che l’anno precedente i deal erano stati 441. Il mercato italiano tiene e se guardiamo alle attività realizzate all’estero, sono undici le operazioni di investimento diretto realizzate da un player italiano e 41 gli add on (acquisizione di una società da parte di un’altra in portafoglio a un private equity) di azienda dome stica partecipata da investitore istituzionale, di fatto in linea con l’anno precedente. Insomma, il merca to del private equity non si ferma e prosegue e questo dimostra la reale portata di tali soggetti che anche in situazione di crisi economica, tassi d’inte resse così variabili e inflazione altalenante, prose gue la sua attività di investitore paziente a fianco delle imprese. Se guardiamo ai dati dell’ultimo trimestre 2023 vediamo come sono state map pati 121 nuovi investimenti, un ottimo numero se pensiamo che nell’anno record, il 2022 ne erano stati registrati 132 . Sulla base di questi valori l’Indi ce trimestrale Private Equity Monitor Index – Pem-I, elaborato dai ricercatori dell’Osservatorio Pem e at tivo presso la LIUC Business School, si è attestato a quota 1.008, superando per la seconda volta la so glia dei mille punti base; la prima fu proprio il quarto trimestre 2023. L’anno appena conclusosi segna un mercato attivo che si è focalizzato sul mid market italiano, che è l’elemento costituente del nostro tes

suto imprenditoriale.Negli ultimi anni è ulteriormente cresciuta l’attenzione degli operatori alla valorizza zione delle società oggetto di investimento, suppor tandone i percorsi di crescita, interna o esterna, e aiutandole nei processi di internazionalizzazione. Le imprese partecipate dal private capital sono più innovative, in termini di deposito di brevetti, rispetto alla media nazionale, e questo vale non solo per le start up, ma anche per le imprese più mature che operano in mercati tradizionali, segno di come que sto elemento sia ritenuto cruciale dagli operatori. Da ultimo va sottolineato il ruolo nel ricambio generazio ne e nella managerializzazione delle imprese. Ele mento di attenzione per il 2024 sarà la presenza di grandi operazioni, che sono state assenti nell’anno appena passato. Altro dato da rilevare, guardando ai dati del Pem riguarda la tipologia delle operazio ni: nel corso dell’anno, le operazioni di buyout han no rappresentato il 78% dei deal totali; gli add-on hanno costituito il 49% del mercato, a conferma del ruolo fondamentale di aggregazione industriale che sta sempre più caratterizzando l’attività dei fondi di private equity sia italiani che internazionali. Da un punto di vista geografico, il Nord Italia costitui sce sempre il principale polo di attrattività degli investimenti e la Lombardia rappresenta il 30% del mercato ; dal punto di vista industriale, prodotti per l’industria, beni di consumo, cleantech, ICT e ter ziario sono i comparti maggiormente oggetto di at tenzione da parte degli operatori. L’attività di investi mento nel capitale di rischio dei fondi internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 51% del totale, in linea con lo scorso anno, a confer ma della attrattività delle nostre imprese. Per il 2024 è difficile fare previsioni: le aziende italiane lavorano, producono e sono eccellenze nel mondo; gli investi tori sono pronti a supportarle per valorizzarle ancora di più, nonostante le guerre in corso e nonostante le fluttuazioni di tassi di interesse e inflazionistiche. Il private equity ha un’ottica di medio lungo periodo, quindi bisogna guardare ad un orizzonte più ampio e non al singolo anno. Fondamentale in questo con testo è la capacità che possono e devono avere gli operatori di guidare il cambiamento.

Anna Gervasoni

Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese alla Liuc di Castellanza. è anche direttore generale dell’Aifi (Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt)

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febbraio 2024

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