Investire - Febbraio 2024

EDUCAZIONE FINANZIARIA

NON DI SOLI BTP PUÒ VIVERE UN PORTAFOGLIO EQUILIBRATO

I l Governo punta a piazzare anche quest’anno una valanga di Btp nelle tasche dei rispar miatori italiani come aggiunta al collocamento presso gli investitori istituzionali. Ne ha bisogno perché la Bce ha smesso di comprarne. Una quota di debito pubblico stabilizzata nelle famiglie riduce la volatilità politica . Questa spinta viene letta come una forzatura da parte del soggetto pubblico. Ci sono però due linee di pensiero: la prima insiste sulla concorrenza sleale del Tesoro che può offrire una tassazione privilegiata al 12,5% e quindi un ren dimento che parte in vantaggio. Cui si aggiungono esenzione dall’imposta di successione e incentivi vari. In questa visione i clienti retail sarebbero in centivati ad abbandonare il mondo del gestito per rendimenti potenzialmente buoni ma dormienti . Si passerebbe da una delega al professionista al più semplice acquisto e mantenimento fino a scadenza (complice il premio previsto per chi mantiene ininter rottamente il titolo). Un fai-da-te semplicissimo. L’altro fronte ritiene che le ripetute offerte di titoli di Stato smuovano i miliardi lasciati inutilmente sul c/c e che una volta rientrata l’eccitazione da alti ren dimenti nominali, la minor paura di investire porterà benefici a chi offre soluzioni equilibrate di investimen to, assicurazioni e previdenza. E che prima o poi, come passaggio naturale, porterà nuovi clienti a un attento consulente . Nell’attesa di capire se c’è più concorrenza o movimentazione del dormiente, per il risparmiatore la valutazione è sul grado di con centrazione che l’acquisto di un titolo di Stato potreb be determinare. Anche se la formula prenotazione, acquisto, cedola, mantenimento è stata ben compre sa e apprezzata, non per questo bisogna riempirsi di titoli di Stato e tanto più di un solo Stato. Se si guarda no i possessi la capienza potenziale delle famiglie è notevole e il dato, riferito al 2023, segnala un 6% del portafoglio medio investito in bond governativi. Era il 7,5% nella seconda metà del primo decennio del secolo. Nel 2023 sono stati acquistati titoli per 100 mi liardi e ci sono le condizioni perché, soprattutto con le offerte riservate ai risparmiatori individuali, si possa toccare quest’anno il 9%. Ma è appunto un dato me dio. Il risparmiatore già molto esposto con i titoli di

Stato italiani, per esempio per un 20% del suo patri monio liquido, farebbe bene a cercare un altro modo per crescere nel mondo dei bond. Comprando un fondo obbligazionario che investe in Europa ma non solo. Per quanto possa essere ritenuto improbabile, un rischio Paese esiste sempre e l’Italia è notoriamen te indebitata. Viceversa chi avesse meno dell’8-9% in titoli di Stato può approfittare della prossima offerta. Dal 26 febbraio all’1 marzo verrà proposta la terza emissione pubblica di Btp Valore, rivolta come le pre cedenti ai risparmiatori individuali ma con una durata di 6 anni e un 7 per mille di premio finale a chi terrà l’obbligazione dal primo giorno all’ultimo. Nelle pre cedenti due offerte la durata era limitata a 4 e 5 anni e il bonus finale era del 5 per mille. La nuova obbliga zione distribuirà una cedola ogni tre mesi, che fa co modo per chi ha immobilizzato i suoi soldi per diversi anni. Ovviamente, in caso di necessità, il Btp Valore quotato potrà essere venduto. Si perderà il 7 per mille finale e bisognerà accettare il prezzo di Borsa di quel giorno. Il meccanismo di remunerazione verrà indi cato a ridosso dell’offerta, come sempre con minimi garantiti e due scalini crescenti nella seconda parte della durata. Nelle prime due uscite il Btp Valore rac colse ben 35 ,3 miliardi coinvolgendo, nell’ipotesi che non ci fossero state repliche da parte degli stessi, cir ca 1,3 milioni di italiani. Sono emissioni che piaccio no, semplici, con costi irrisori o addirittura nulli. Sono talmente piaciute che, avendo i soldi, un risparmia tore potrebbe partecipare a tutte. Comprensibile ma non corretto per la diversificazione.

Paolo Zucca

Iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1979, già responsabile del supplemento de II Sole 24 Ore Plus 24. Parteci pa a tutorial e iniziative contro l’eccessivo uso del contante. Twitter @ pzu551

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